«L’UGL ritiene che il referendum in programma l’8 e 9 giugno rappresenti uno strumento inadeguato per rispondere alle istanze dei lavoratori. Il mondo del lavoro è cambiato profondamente e ha bisogno di risposte nuove, capaci di coniugare stabilità, diritti e flessibilità. Intervenire per via referendaria su normative come il Jobs Act rischia non solo di creare un clima di incertezza normativa ma anche di compromettere quel percorso di equilibrio e responsabilità che le parti sociali hanno faticosamente costruito negli ultimi anni. Abrogare la disciplina sul contratto di lavoro a tutele crescenti del Jobs Act non comporterebbe la reintroduzione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e dunque il diritto al reintegro, ma l’applicazione della riforma Fornero con la conseguente riduzione dell’indennizzo da 36 a 24 mensilità. I livelli occupazionali record fotografati dall’Istat dimostrano come i quesiti referendari non rispondano alle attuali esigenze dei lavoratori che riguardano in primis la formazione, per affrontare le sfide derivanti dalle nuove tecnologie come l’IA, e in secondo luogo il tema dei salari. In proposito riteniamo prioritario rafforzare uno strumento centrale come il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e rilanciare la contrattazione di secondo livello, in particolare quella aziendale, puntando su un modello partecipativo».
«La mera contrapposizione ideologica si è ormai rivelata controproducente e fallimentare, piuttosto occorre rafforzare il dialogo costruttivo tra Governo e parti sociali verso un patto di responsabilità che persegua il reale interesse dei lavoratori e del Paese. Siamo favorevoli, pertanto, alla prosecuzione dei tavoli di confronto avviati dal Governo a partire dal riconoscimento di un tema cruciale come la sicurezza sul lavoro. Sotto questo profilo accogliamo con favore la proposta di stanziare 650 milioni di euro, un passo avanti significativo a sostegno di interventi concreti e strutturali». Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al referendum in programma l’8 e 9 giugno.
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