“I dati forniti dall’Ance restituiscono l’immagine di un Paese paralizzato dalle inefficienze e dalle lungaggini burocratiche”. Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, commentando la necessita’ di far ripartire i numerosi cantieri ancora bloccati a causa del Coronavirus. “Sono 749 i cantieri ancora bloccati – ha aggiunto il sindacalista – di cui almeno due terzi al Sud, per un valore stimato di oltre 60 miliardi di euro. L’elenco delle opere strategiche immediatamente cantierabili e’ ampio: dai trasporti, all’edilizia scolastica al piano per contrastare il dissesto idrogeologico. È quindi indispensabile mettere in campo politiche infrastrutturali che consentano di modernizzare l’Italia e al tempo stesso di creare occupazione, in particolare nel Mezzogiorno”. Per Capone: “Il rilancio auspicato dal Governo rimane purtroppo un lontano miraggio. Infatti, per il 2020 l’Istat prevede un calo del Pil pari al -8,3%. Pertanto chiediamo all’Esecutivo di intervenire semplificando procedure amministrative farraginose che ostacolano la libera iniziativa economica”.
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