“Dopo anni di incertezze e sacrifici, i lavoratori della Ast di Terni non meritano di vivere l’ennesimo limbo: è necessario fare chiarezza sulla vendita del sito, che potrebbe mettere a repentaglio la continuità lavorativa e i livelli occupazionali e produttivi”.
Lo dichiara il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, al termine del tavolo al Mise sul futuro della Ast di Terni, al quale ha partecipato anche Daniele Fioretti, Coordinatore per l’Ugl della Ast di Terni.
“Gli  87 milioni di euro di utile dello stabilimento – prosegue il sindacalista – sono anche frutto dei sacrifici affrontati dai lavoratori, che necessitano delle dovute garanzie: su questo chiediamo una riflessione all’ad di Ast e presidente di ThyssenKrupp Italia, Massimiliano Burelli, perché si tratta di risultati che non vanno vanificati”.
“Nel corso del tavolo – conclude il sindacalista – abbiamo chiesto al Governo che la siderurgia sia considerata un comparto strategico e di interesse nazionale e che siano prese le relative misure per la sua salvaguardia e valorizzazione, in particolare per quanto riguarda gli acciai speciali, di cui siamo i secondi consumatori in Europa. Abbiamo inoltre richiesto che sia aperta un’interlocuzione a cadenza settimanale sul territorio con il board della Ast di Terni per la verifica e il monitoraggio della concreta e totale attuazione dell’accordo del 3 dicembre 2014 e ottenere aggiornamenti riguardanti la vendita del sito, potendo così fornire le dovute rassicurazioni ai lavoratori”.

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