Leader Ugl in visita a Londra, rafforzare tutele sociali

Le conseguenze economiche dell’uscita del Regno Unito “dall’Unione europea potrebbero avere gravi ripercussioni per tutti i lavoratori stranieri e, per tali ragioni, occorre rafforzare le tutele sociali, consolidando al contempo le politiche sul welfare e quelle fiscali”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, incontrando i rappresentanti del Partito Conservatore a Londra. Nella capitale britannica Capone ha anche incontrato imprenditori italiani e inglesi per fare alcune valutazioni in merito ai circa 700 mila occupati italiani in Inghilterra, in vista  della Brexit. L’Ugl, ha detto ancora Capone, “sta portando avanti un processo di   internazionalizzazione del sindacato, dall’America Latina all’Europa,   volto a tutelare ogni lavoratore italiano che vive all’estero”. È anche necessario, ha aggiunto, salvaguardare la competitività del “made in Italy”, molto apprezzato dal mercato britannico e che rappresenta, per il nostro Paese, un partner commerciale di rilievo”. Durante la sua visita, il segretario dell’Ugl si è recato alla Camera dei Comuni per un evento con Karen Bradley, segretario di Stato dell’Irlanda del Nord e Tony Lloyd, membro laburista della Camera dei Lord e Segretario di Stato ombra per l’Irlanda del Nord.

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