“La convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi rappresenta un passo avanti significativo e pone le basi per quello che può e deve diventare un confronto proficuo con il Governo e in sede parlamentare, già con il nuovo anno e nel corso dell’intera legislatura per dare al Paese le riforme richieste dalle famiglie e dalle imprese. Come Ugl abbiamo ribadito la necessità di concentrare gli interventi sul rafforzamento del potere d’acquisto delle retribuzioni, sul contrasto al caro energia a tutela di famiglie e imprese, sulla riforma del sistema pensionistico e sulle misure volte a rilanciare l’occupazione”.
Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, presente all’incontro con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e i sindacati a Palazzo Chigi.
“Per quanto riguarda il capitolo pensioni – ha rilevato Capone – è fondamentale aver impedito il ritorno in vigore della Legge Fornero. Al contempo abbiamo sottolineato l’importanza di una misura come Quota 41 e l’adozione di altri strumenti di flessibilità in uscita. La scelta di destinare la maggior parte delle risorse per ridurre l’impatto drammatico dell’inflazione su famiglie e imprese appare condivisibile. Occorre, tuttavia, predisporre ulteriori interventi laddove i prezzi energetici dovessero continuare ad essere eccessivi. In particolare, siamo favorevoli alla rateizzazione, utile pure per le famiglie, e alla concessione di garanzie pubbliche sui prestiti. Per incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e ridurre il gap economico fra Nord e Sud del Paese, è essenziale puntare su strumenti come il Programma Gol e il Fondo Nuove Competenze, valorizzando il ruolo degli Enti paritetici per la formazione continua. Allo stesso tempo – secondo Capone – è necessario aprire un tavolo per il rinnovo dei contratti collettivi rivedendo l’attuale modello di relazioni industriali anche attraverso l’introduzione di forme di partecipazione dei lavoratori in linea con l’articolo 46 della Costituzione”.

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