«I dati Inail per i primi nove mesi, ci ricordano ancora una volta la gravità della situazione in ambito di sicurezza sul lavoro: 433 mila denunce di infortuni e ben 776 casi mortali, un incremento rispetto allo stesso periodo del 2023. Un aumento inaccettabile che richiede risposte urgenti e incisive. È allarmante notare come, nonostante alcuni settori mostrino un lieve miglioramento, altri, come le costruzioni e il manifatturiero, vedano un tragico aumento delle vittime. Ogni singolo incidente rappresenta una famiglia devastata, una comunità ferita e un fallimento per il sistema. Non possiamo rimanere indifferenti, è necessario intervenire con forza e urgenza con azioni concrete e immediate».
Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl. «Bisogna aumentare i controlli, investire nella formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, e dotare ogni settore di protocolli di sicurezza aggiornati e stringenti. La sicurezza sul lavoro non è negoziabile. Le istituzioni e le imprese hanno una responsabilità verso ogni singolo lavoratore: garantire che la sicurezza non sia solo un diritto, ma una realtà concreta in ogni ambiente di lavoro», ha aggiunto Capone.
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