“Guardiamo con fiducia al moltiplicarsi di varie proposte di legge che negli ultimi mesi sono state presentate” sulla partecipazione dei lavoratori, che “dovrà trovare una sua realizzabilità e sostenibilità nel più breve tempo possibile”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, durante un’audizione nelle Commissioni riunite Finanze e Lavoro della Camera, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa. “In linea di principio, è importante il costante richiamo alla contrattazione collettiva, anche se diventa decisivo il sostegno alla stessa che può arrivare dagli atti del governo”, ha spiegato. “È utile l’indicazione di una soglia minima, anche legata al fatturato, non soltanto al numero di lavoratori impegnati in quella specifica azienda”, ha continuato. “Per tale ragione la proposta elaborata dall’Ugl introduce un cambiamento di stato nella storia delle relazioni industriali italiane, assumendo a proprio fondamento l’obbligatorietà dell’ingresso nella governance delle aziende con oltre 100 dipendenti degli istituti partecipativi e della distribuzione degli utili eccedenti la quota destinata agli investimenti e alla remunerazione degli azionisti”.

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