“L’instabilità dello scenario internazionale e il clima di incertezza che caratterizza l’attuale quadro economico impongono di puntare sul tessuto economico nazionale fatto di piccole e medie imprese creando valore all’interno del Paese. A tal fine, occorrono riforme coraggiose volte a favorire la crescita in un orizzonte di medio e lungo periodo. In Italia il costo del lavoro ha raggiunto un livello insostenibile, rappresentando ormai una vera e propria spada di Damocle che ostacola la ripresa. È prioritario, dunque, ridurre in maniera consistente la tassazione sul lavoro per scongiurare a settembre nuova ondata di cassa integrazione e, al contempo, difendere il potere d’acquisto dei lavoratori dall’aumento dell’inflazione. Per rilanciare davvero l’occupazione, è necessario prima di tutto un cambiamento di tipo culturale. È il momento di abbandonare la logica dei bonus e dei sussidi a pioggia su cui si fondano le politiche clientelari del passato per investire maggiori risorse in politiche attive, programmi di formazione e strumenti che incentivino la ricerca di lavoro”.
Lo afferma Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla proposta di ridurre la tassazione sul lavoro.

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