“Il Governo ascolti le istanze dei lavoratori e delle imprese balneari, un comparto di fondamentale importanza per la promozione del turismo e la tutela del patrimonio paesaggistico del nostro Paese. Come sindacato Ugl, auspichiamo un accordo di buon senso sul testo del ddl Concorrenza che riconosca un diritto di prelazione a favore dei piccoli imprenditori titolari di interessi legittimi, a salvaguardia degli investimenti effettuati in questi anni”.
Così il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. “Il rischio – aggiunge – è quello di una svendita delle spiagge italiane alle multinazionali del settore, un danno economico enorme per il Paese con ricadute drammatiche sotto il profilo occupazionale. Al contempo, è necessario prevedere indennizzi adeguati a favore dei titolari degli stabilimenti in considerazione dei costi sopportati durante la crisi pandemica”.
Per Capone “servono risposte concrete e non provvedimenti ‘spot’ come il salario minimo pari a mille euro proposto dal Presidente dell’Inps Tridico, già sostenitore, peraltro, di una misura fallimentare come il reddito di cittadinanza. È il momento di abbandonare la campagna elettorale e affrontare problemi come l’aumento del costo dell’energia e l’inflazione, abbattendo il cuneo fiscale sul lavoro per consentire alle imprese di assumere e rafforzare il potere di acquisto dei lavoratori”, conclude il leader dell’Ugl.

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