“Allarmano i dati dell’Inail sulle denunce di infortunio mortale sul lavoro presentate nel 2021, pari a 1.221. Numeri inaccettabili che impongono misure urgenti per arrestare la drammatica strage in corso. Come Ugl, ribadiamo l’importanza di creare una banca dati unica per coordinare e rafforzare il monitoraggio e, al tempo stesso, lo stanziamento di maggiori risorse per implementare i controlli e la formazione sulla sicurezza. In tal senso, è positivo l’annuncio del ministro Orlando riguardante l’entrata in servizio di mille ispettori entro il prossimo mese e l’adozione di norme con sanzioni più incisive e tempestive. Chiediamo, pertanto, la convocazione di un tavolo fra Governo e sindacati per discutere di un Piano nazionale per la prevenzione e il contrasto degli infortuni sul lavoro. Non è tollerabile che si continui a morire nei luoghi di lavoro con una simile e agghiacciante facilità. La manifestazione dell’Ugl ‘Lavorare per vivere’ ha l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul tragico fenomeno delle cosiddette morti bianche e ribadire ancora una volta basta morti sul lavoro”.
Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl.

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