“Allarmano i dati pubblicati dall’Istat sul  tasso di occupazione nel mese di dicembre, che registra un calo di  75 mila unità, la flessione più marcata da febbraio 2016.  Colpisce, inoltre, la crescita del tasso di inattività che  riguarda sia gli uomini che le donne, con un preoccupante +34,2% e ciò dimostra, tra l’altro, che il reddito di cittadinanza non è servito al reinserimento lavorativo”.

Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito ai dati Istat sul mercato  del lavoro nel mese di dicembre. “Il Governo apra immediatamente un tavolo di confronto con le parti sociali per rimettere al centro dell’agenda politica il tema del lavoro. Occorre intervenire con un serio piano di politica industriale per creare  nuova occupazione e favorire la ripresa economica”, conclude Capone.

sul  tasso di occupazione nel mese di dicembre, che registra un calo di  75 mila unità, la flessione più marcata da febbraio 2016.  Colpisce, inoltre, la crescita del tasso di inattività che  riguarda sia gli uomini che le donne, con un preoccupante +34,2% e ciò dimostra, tra l’altro, che il reddito di cittadinanza non è servito al reinserimento lavorativo”. Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito ai dati Istat sul mercato  del lavoro nel mese di dicembre. “Il Governo apra immediatamente un tavolo di confronto con le parti sociali per rimettere al centro dell’agenda politica il tema del lavoro. Occorre intervenire con un serio piano di politica industriale per creare  nuova occupazione e favorire la ripresa economica”, conclude Capone.

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