“Lo sciopero generale dei lavoratori della Sanità Privata Aiop-Aris è il segnale forte a difesa di chi non può più attendere passivamente ascoltando parole vane e facendo i conti con le promesse non mantenute. Manca la firma sotto il rinnovo contrattuale da 14 anni, un tempo lunghissimo, durante il quale questi operatori della sanità hanno continuato comunque a prestare il loro servizio, in condizioni spesso difficili, con professionalità e impegno. Il tempo pero’ e’ scaduto. Si sciopera domani, mercoledì 16 settembre, e la protesta continuerà fino a quando i diritti e le tutele non saranno riconosciuti e adeguati”. Queste le parole del segretario nazionale della UGL Sanità Gianluca Giuliano in vista dello sciopero generale della Sanità Privata. “Eravamo a un passo della firma del contratto dopo la ratifica della pre-intesa – prosegue il sindacalista – raggiunta faticosamente a giugno. Poi le parti datoriali hanno fatto marcia indietro adducendo la mancata deliberazione da parte di molte regioni dei provvedimenti normativi che consentirebbero la copertura del 50% del rinnovo del CCNL, cosi’ come stabilito dagli accordi raggiunti dalle OO.SS. in sede Ministeriale alla presenza della Conferenza Stato Regioni. Solo Veneto, Lombardia e Sicilia hanno, a oggi, mantenuto l’impegno”.

“Alle altre abbiamo inoltrato una nota che richiama al senso di responsabilita’ per mettere la parola fine a questo calvario sociale. Tra queste la Regione Lazio dove, dalle 9 e fino alle 13, manifesteremo con un presidio. Bisogna arrivare presto a una soluzione per gli oltre 100.000 lavoratori che attendono il rinnovo contrattuale. Se questo non accadra’ non fermeremo la nostra protesta”, conclude Giuliano.

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