«Preoccupano le conseguenze dei dazi e l’impoverimento industriale del nostro Paese. A gennaio 2025, l’Istat registra un calo della produzione industriale pari al -0,6% su base annua. Pesa, in particolare, la difficoltà del comparto siderurgico e automotive. È corretto pressare gli Stati che sono nostri fornitori e acquirenti, ma bisogna soprattutto intervenire nel contrasto di Paesi come la Cina che producono a basso costo concorrendo in maniera sleale con le nostre imprese, a danno dei lavoratori. In un contesto così difficile, servono scelte coraggiose, per difendere l’industria europea ed il nostro sistema economico ed anche sociale». Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, ospite a Coffee Break su La7.

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