“È un quadro allarmante quello delineato da  Eurostat riguardo il divario fra ricchi e poveri in Italia, il  più elevato rispetto ai maggiori Paesi europei. Il 20% della  popolazione con i redditi più alti percepisce entrate sei volte  superiori rispetto a quelle di coloro che riscontrano maggiori  difficoltà. Il differenziale aumenta nel Mezzogiorno e fra gli  under 65”. Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in  merito ai dati pubblicati da Eurostat che mettono in relazione i  diversi gruppi di redditi fino al 2018. “Si tratta di un gap inaccettabile, in tal senso occorrono politiche di welfare più coraggiose, volte a rafforzare la coesione economica e sociale. In questa fase – aggiunge Capone – è necessario superare  l’austerità dei conti pubblici e puntare sulla crescita attraverso nuovi investimenti, in grado di favorire la ripresa e  la creazione di nuovi posti di lavoro”.

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