“La riforma del fisco delineata dal Governo, rappresenta un passo in avanti significativo e va nella direzione auspicata dall’Ugl. La semplificazione dell’Irpef è sicuramente un obiettivo cui tendere, per permettere ai cittadini di avere un maggiore reddito disponibile. L’ipotesi di passare a tre aliquote ed altrettanti scaglioni è quindi condivisibile. Siamo favorevoli, inoltre, all’estensione della flat tax anche per i redditi da lavoro dipendente”. Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, presente all’incontro fra Governo e sindacati sulla riforma del fisco. “Molto apprezzato anche l’allineamento fra la no tax area da lavoro dipendente e da pensioni; soltanto in questo modo, infatti, è possibile assicurare il potere d’acquisto delle pensioni, poiché l’attuale meccanismo di rivalutazione è parziale. Bene anche la proposta di azzeramento dell’Iva sui prodotti di prima necessità”, aggiunge. “Ribadiamo, inoltre, l’importanza di uno shock fiscale senza precedenti per ridurre in maniera strutturale il peso di una tassazione insostenibile e immettere liquidità nell’economia reale. In tal senso – spiega Capone -, è essenziale realizzare una riforma complessiva del sistema tributario fondata sui principi di equità e semplificazione. Come Ugl, peraltro, riteniamo fondamentale intervenire attraverso una consistente riduzione del cuneo fiscale sul lavoro per difendere i salari dei lavoratori dall’impatto drammatico dell’inflazione. Soprattutto, è fondamentale che la riforma sia a sostegno dell’occupazione stabile: uno dei principi guida deve essere quello di favorire il lavoro, attraverso meccanismi di riduzione della pressione fiscale per le imprese che assumono. Le imprese che vogliono assumere devono essere messe in condizioni di poterlo fare”, conclude il leader dell’Ugl.

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