“Il Governo mostri coraggio e vari riforme shock in grado di rilanciare l’economia del Paese. In tal senso, è necessario predisporre un piano industriale a medio e lungo termine che possa finalmente dare impulso alla modernizzazione  dell’Italia favorendo al contempo la formazione di nuovi posti di  lavoro. L’occupazione non si crea mediante sussidi a pioggia o assistenzialismo, ma attraverso politiche attive e un nuovo  sistema di welfare”. Così Paolo Capone, segretario generale  dell’Ugl, in merito al dibattito relativo al cosiddetto decreto  agosto. “Gli sgravi fiscali sui contributi per i neoassunti  rischiano di essere una misura inutilizzabile e la decontribuzione  per i lavoratori rientrati dalla Cig non è sufficiente. Tali  sgravi, pertanto, rischiano di avere l’effetto ‘Renzi’: se non  crescono i consumi chi assumerà mai? Per incentivare la domanda e  rafforzare il potere d’acquisto dei cittadini e’ prioritario agire  sul costo del lavoro, riducendo in maniera significativa il cuneo  fiscale. Auspico, quindi, che lo scostamento di bilancio  necessario per finanziare il prossimo decreto ‘Agosto’ non venga  utilizzato per sostenere l’ennesima misura tampone, ma per  incoraggiare interventi ad alto effetto moltiplicatore del Pil”,  conclude Capone.

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