“Ci auguriamo che con la scelta di azzerare il vertice Fs il Governo intenda dare, oltre ad un legittimo segnale politico, un forte segnale industriale nel solco della valorizzazione del trasporto ferroviario”. Lo dichiara il segretario nazionale Ugl Attività ferroviarie, Ezio Favetta, all’indomani della decisione annunciata dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, di far decadere l’intero cda del gruppo e alla scelta dichiarata oggi dall’ormai ex amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, di lasciare il suo incarico.
“La speranza – spiega Favetta – è che il cambiamento porti, sì, ad un allargamento generalizzato dell’offerta di trasporti a tutto vantaggio dell’utenza ma che il know how di Fs torni ad essere il trasporto ferro, quindi i treni, e che gli eventuali risultati economici positivi, determinai anche dai lavoratori, vengano reinvestiti nello stesso sistema e nella valorizzazione/riconoscimento delle tante professionalità esistenti nel settore. In merito all’espansione di Fs nei trasporti non ferroviari ben venga purché non si tratti di operazioni di mero e miope salvataggio che andrebbero poi ad incidere negativamente sul bilancio dell’azienda”.
“A Renato Mazzoncini e a tutto il vertice di Fs – conclude Favetta -, con cui abbiamo collaborato e con cui ci siamo confrontati in questi tre anni, vanno i nostri più sinceri auguri”.

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