«Crediamo che fatti simili, su cui è importante fare luce e chiarire le possibili responsabilità, ci inducano a dire -con ancor più convinzione-quanto la prevenzione dei rischi sul posto di lavoro sia centrale». È quanto dichiara il Leader dell’UGL Paolo Capone in merito alla morte di un operaio di 54 anni nel casertano. «Serve investire più risorse sulla formazione dei lavoratori e soprattutto sull’educazione alla sicurezza fin dal percorso scolastico. Laddove vengano riscontrate violazioni delle norme di sicurezza, le sanzioni vanno rese più severe perché la tutela dei lavoratori deve essere la priorità delle aziende e non una voce del bilancio su cui risparmiare. Per questo motivo, l’UGL chiede anche che l’organico degli ispettori di vigilanza sia aumentato. Il lavoro deve essere un diritto e non una causa di morte». ha dichiarato Capone.

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