«Allarma l’incremento degli infortuni con esito mortale nei luoghi di lavoro pari a 797 nel 2024. Secondo i dati riportati dall’Inail l’incremento ha riguardato la gestione Industria e servizi, che passa da 215 a 238 denunce mortali, l’Agricoltura (da 12 a 29) e il conto Stato dipendenti (da 12 a 13). Dall’analisi territoriale emergono incrementi nel Nord-Ovest (da 56 a 77 denunce), al Sud (da 48 a 61), al Centro (da 57 a 63) e nelle Isole (da 20 a 22). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la Puglia (+13), la Lombardia (+12), il Piemonte (+6) e il Lazio (+5). L’elevato numero di morti sul lavoro ci impone di rafforzare l’impegno per garantire condizioni di sicurezza adeguate».
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Inail sugli infortuni dei lavoratori.
«L’aumento delle vittime non può lasciarci indifferenti: la sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta. L’UGL ribadisce la necessità di intensificare i controlli, investire nella formazione e promuovere una cultura della sicurezza che coinvolga tutti gli attori del mondo del lavoro. Non possiamo accettare che la vita dei lavoratori continui a essere messa a rischio – ha aggiunto -. È fondamentale, pertanto, un’azione congiunta di istituzioni, imprese e sindacati per arrestare l’inaccettabile strage dei lavoratori».

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