“Siamo in presenza di una vera e propria strage quotidiana sul lavoro che non è tollerabile. La Regione Umbria è stata inserita nella zona rossa che comprende regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale dall’ultima indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering sugli infortuni sul lavoro. A livello nazionale abbiamo 559 vittime nei primi 7 mesi 2023, con una media di 80 vittime al mese. Di fronte a questi dati inaccettabili bisogna intervenire tempestivamente: attraverso la promozione di una vera e propria cultura della sicurezza sul lavoro, intensificando, diligentemente, i controlli, puntando sul coordinamento delle banche dati e coinvolgendo tutte le parti sociali e datoriali per incrementare gli investimenti sulla sicurezza, affinché vengano prevenute queste tragedie”. Così il leader dell’Ugl, Paolo Capone, durante il confronto tenutosi a Terni per il congresso regionale del sindacato.
“Sul fronte occupazionale, l’UGL guarda con interesse alla via percorsa dalla Regione con la presa in carico di tutti i suoi 1.200 soggetti occupabili, per i quali a luglio e ad agosto è scattato lo stop al Reddito, comunicato dall’Inps. È fondamentale puntare sulle politiche attive del lavoro invertendo la rotta rispetto alle misure assistenzialiste ed emergenziali del passato. È necessario incoraggiare il matching tra domanda e offerta di lavoro, con il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati. Se vogliamo rilanciare l’occupazione e far ripartire il mercato del lavoro occorre cambiare totalmente paradigma. Chi è abile al lavoro deve essere messo in condizione di poter svolgere una professione”, conclude Capone.

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