«Con la votazione della proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese alla Camera, si avvia a conclusione un percorso legislativo finalizzato a dare piena attuazione all’art. 46 della Costituzione. Il Parlamento è impegnato a discutere sulla proposta promossa dalla Cisl. La partecipazione, che verrà applicata su base volontaria dalle aziende, non prevede l’obbligatorietà della partecipazione dei lavoratori nel settore privato, né la presenza di un rappresentante dei lavoratori nel Consiglio di amministrazione delle aziende partecipate (modello Rai) e non fa cenno, malgrado la prevista defiscalizzazione, alla obbligatorietà di partecipare agli utili di impresa da parte dei lavoratori. Questa rischia di essere una occasione persa. Auspichiamo che il Parlamento non approvi una legge che ha la partecipazione solo nel titolo».
Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl.

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