«L’Ugl partecipa con favore agli Stati Generali della sicurezza sul lavoro organizzati dalla Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro e dalla Camera. I dati Inail ci dicono che le denunce di infortunio mortale nei primi otto mesi del 2024 sono 680, in aumento rispetto alle 657 registrate nello stesso periodo del 2023. Si tratta di una statistica drammatica che denota un fenomeno inaccettabile, malgrado gli sforzi e le normative stringenti. La patente a crediti rappresenta certamente uno strumento importante che va nella giusta direzione. Rileva, in proposito, il tema della frammentazione del nostro tessuto produttivo e, di conseguenza, la difficoltà di effettuare controlli capillari. Per tale ragione abbiamo chiesto al Governo di arrivare a definire un’agenzia unica incaricata delle verifiche e delle funzioni ispettive». Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, intervenuto a RaiNews24.
«Il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego ha portato non solo alla mancanza di ispettori che sono andati in pensione, ma anche alla perdita di quel patrimonio di conoscenza acquisita. In tal senso – aggiunge -, le misure approvate di recente per rafforzare il sistema dei controlli attraverso le nuove assunzioni rappresentano un passo avanti significativo. È fondamentale, al contempo, implementare la formazione fin dai banchi di scuola, al fine di diffondere una solida cultura della prevenzione e della sicurezza. Se entrambe le categorie, lavoratori e imprenditori, avranno la consapevolezza di quanto è importante la sicurezza sui luoghi di lavoro probabilmente riusciremo a invertire questo trend, che è scandaloso per un Paese civile», conclude Capone.
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