“Boom di disoccupati over 50 e più di un giovane su tre senza lavoro: non c’è nulla di positivo nel quadro descritto da Istat e Eurostat”.
Così il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, commenta i dati diffusi oggi.
“Con una disoccupazione giovanile ben al di sopra della media europea, la terza più alta dopo Grecia e Spagna, e la ripetuta compensazione fra disoccupati e inattivi, il nostro Paese non può aspirare ad alcuna ripresa. Anzi, la lettura incrociata dei dati conferma che il mercato del lavoro resta un pantano, sia per i giovani che per i lavoratori e disoccupati maturi. In occasione delle celebrazioni per il Primo Maggio abbiamo presentato una ricerca che conferma questo quadro drammatico: 5 milioni di giovani fra disoccupati e scoraggiati, e solo 40 su 100, dai 15 ai 34 anni, con un lavoro”.
“Al governo – conclude – serve una nuova ‘bussola’, che indichi finalmente la rotta giusta: un piano di sviluppo industriale che promuova le produzioni e quindi porti alla creazione di nuova occupazione, superando gli effetti negativi del Jobs Act, del quale va rivisto in toto l’impianto; lo sblocco del turn over negli enti locali, nel comparto Sanità e soprattutto in quello Sicurezza; incentivi per assumere i più giovani con contratti stabili e regolarmente retribuiti, superando i limiti evidenti di Garanzia Giovani”.

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