“Le smentite di oggi, ancorché provenienti da un ministro, in questo caso Giuliano Poletti, e dunque attendibili, non ci rassicurano”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, in merito alla smentita odierna dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sull’ultima indiscrezione giornalistica in materia previdenziale.
“Così – spiega Capone – sono nate tante riforme profondamente inique: prima l’indiscrezione appare sui giornali, poi le smentite, poi un dibattito che stranamente continua ‘sul nulla’ e poi il decreto senza adeguato confronto”.
“L’ipotesi di un nuovo innalzamento dell’età pensionabile – conclude Capone – sarebbe ancora più iniquo della riforma Fornero, le cui ingiustizie abbiamo chiesto più volte di sanare, perché si porta all’inverosimile l’età pensionabile, inverosimile non solo per coloro che sono vicini alla pensione ma anche per coloro hanno iniziato a versare i contributi molto tardi. Un’ingiustizia che si perpetua e scaturisce da riforme sbagliate le quali, invece di aumentare la platea degli occupati stabili e quindi di coloro che versano contributi utili a pagare le pensioni di oggi e di domani, hanno solamente ingigantito la precarietà”.

inps

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