“È essenziale avviare un radicale e complessivo processo di sburocratizzazione della macchina  amministrativa, nella prospettiva di far ripartire le attività e  garantire una rapida ripresa del Paese. Imprese e lavoratori chiedono poche regole ma certe. Non è pensabile avere ancora centinaia di cantieri bloccati e opere che non possono essere  realizzate a causa delle innumerevoli procedure che ne impediscono  la messa a terra”. Così il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. “In tal senso, auspico che con il Dl Semplificazioni si possa finalmente superare l’attuale codice degli appalti  rafforzando al contempo le norme a tutela della sicurezza dei lavoratori”, aggiunge Capone.

“Come sindacato Ugl ribadiamo l’importanza di replicare il ‘modello Genova’, che ha consentito di realizzare in tempi record il Ponte San Giorgio. Le politiche infrastrutturali e occupazionali previste nel Recovery Plan presuppongono un apparato dello Stato agile e in grado di rispondere prontamente alle  istanze dei cittadini. E’ in gioco lo sviluppo e la  modernizzazione dell’Italia e la creazione di nuovi posti di  lavoro nei prossimi anni”, conclude il leader dell’Ugl.

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