“Il supporto dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, nel confermare lo sciopero del pubblico impiego, rischia di aumentare e fomentare lo scontro sociale tra i lavoratori garantiti e chi, al contrario, con la pandemia da Covid-19 ha perso ogni certezza, anche salariale. Oltretutto, indire lo sciopero di alcuni settori pubblici, come quello sanitario, vuol dire rallentare l’assistenza ai cittadini e creare solo confusione in un periodo cosi’ delicato come quello che stiamo attraversando. Scioperare e’ lecito, ma bisogna anche capire che ci sono momenti in cui non e’ opportuno e sconveniente. L’Italia sta combattendo una battaglia ben piu’ grave, ovvero quella di garantire aiuti, sostegno e lavoro a milioni di persone che lo hanno perso a causa del Covid-19. A volte fare un passo indietro per umanita’ e’ segno di intelligenza e non di debolezza”. Cosi’ Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito allo sciopero del pubblico impiego.

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