«L’UGL accoglie con favore l’introduzione di una legge sulla partecipazione, che rappresenta una delle battaglie fondamentali del nostro sindacato fin dalle origini. Apprezziamo, dunque, l’impianto complessivo di una legge che fa parte del codice genetico della nostra organizzazione. Al contempo, riteniamo necessari alcuni miglioramenti con particolare riguardo all’obbligatorietà di applicazione dell’articolo 46 della Costituzione nelle aziende partecipate dallo Stato, sul modello sperimentato con successo in Rai».
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla pdl sulla partecipazione dei lavoratori al capitale d’impresa, che lunedì approderà in Aula alla Camera dei Deputati.
«La partecipazione è un modello di gestione aziendale capace da un lato di includere i lavoratori nei processi decisionali e ridistribuire i guadagni con la divisione degli utili, e, dall’altro, di aumentare la produttività aziendale, sostenendo la competitività ed il mantenimento dei livelli occupazionali – ha aggiunto -. È questa una visione che abbiamo sempre perseguito coerentemente, nonostante le resistenze incontrate lungo il cammino, e che oggi promuoviamo, ancora più convintamente in un mondo globalizzato, come antidoto alle delocalizzazioni ed alla deindustrializzazione. La partecipazione attuerà un rafforzamento del legame tra azienda, dipendenti e territorio. Certo, resta, e non va minimizzata, la questione, fondamentale, del rinnovo dei contratti collettivi, ma questi due aspetti, partecipazione e contrattazione, vanno considerati come strumenti complementari e non contrapposti ai fini della tutela dei diritti e degli interessi dei lavoratori. Per queste ragioni, il nostro impegno va in entrambe le direzioni, nella convinzione che il futuro del lavoro passi attraverso un sistema di relazioni industriali più moderno ed inclusivo».
Seguici e metti un like: