«Ci siamo schierati per un’astensione consapevole, ritenendo che fosse la scelta più responsabile per tutelare il dialogo sociale e il sistema delle relazioni industriali. L’esito della consultazione referendaria, con il mancato raggiungimento del quorum, dimostra che la maggioranza dei cittadini ha respinto il tentativo di strumentalizzare il referendum come clava politica per abbattere il governo». Lo ha detto Paolo Capone, Segretario Generale UGL, in merito ai risultati del Referendum. «Questo risultato ristabilisce la centralità dei corpi intermedi, che attraverso il dialogo e il confronto costruttivo mirano a migliorare le regole del mercato del lavoro, nell’interesse dei lavoratori e delle imprese. Ha vinto la vera “partecipazione” – osserva Capone – quella che domani diventerà legge con l’approvazione del ddl Partecipazione, uno strumento che potrà dare nuova linfa al nostro sistema democratico e al coinvolgimento delle parti sociali. Siamo pronti a fare la nostra parte, con proposte concrete e spirito costruttivo, affinché la partecipazione diventi un pilastro di democrazia economica e giustizia sociale. In questa prospettiva, è giunto il momento di promuovere un grande patto per il lavoro e lo sviluppo, che ponga al centro la crescita economica e la creazione di occupazione stabile e di qualità. L’UGL ribadisce il proprio impegno per un dialogo sociale forte e per il rilancio del Paese, consapevole che solo attraverso una collaborazione costruttiva tra tutte le parti si potranno affrontare le sfide future con successo».

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