Il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso presentato dall’Ugl Telecomunicazioni nei confronti di Sky Italia per condotta antisindacale (art. 28 Legge 300/70), dopo la mancata attuazione della procedura di trasferimento collettivo come previsto dall’art. 57 del Ccnl Federazione radio tv”.
Lo rende noto il segretario nazionale dell’Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, spiegando come “la sentenza parla specificatamente di una procedura ‘che non è stata rispettata dal datore di lavoro’ e di una condotta, quella di Sky Italia, che ‘ha oggettivamente alterato l’individuazione dei dipendenti destinatari dei trasferimenti, con ciò impedendo alle rappresentanze sindacali di effettuare la doverosa verifica dei criteri di scelta dei lavoratori da trasferire e di quelli da licenziare’. Nel testo viene specificato inoltre che ‘se Sky avesse avviato la procedura ex art. 57 CCNL’ le organizzazioni sindacali ‘avrebbero potuto vigilare sulle ragioni poste a base dei trasferimenti, sulla posizione dei dipendenti coinvolti e sui criteri di scelta adottati’ cosa che ‘costituisce prerogativa sindacale tipica’”.
“Si tratta – spiega Conti – di una vittoria importante per il sindacato perché dimostra come l’intera procedura di licenziamento collettivo sia, molto probabilmente, irregolare e ribadisce che non c’è spazio per interpretazioni creative di norme e contratti, come spesso purtroppo avviene. L’Ugl Telecomunicazioni continuerà a battersi per impedire i 102 licenziamenti previsti da Sky Italia e a tutelare i diritti dei lavoratori”.

Seguici e metti un like: