“La decontribuzione per le assunzioni al Sud insieme al ritorno di Renzi in Sicilia rappresentano degli ‘effetti speciali’ dal sapore meramente elettorale”.
Sono parole del segretario confederale dell’Ugl, Giovanni Condorelli.
“La situazione nel meridione è talmente drammatica da rendere insufficiente e inefficace qualsiasi provvedimento. L’Ugl – ricorda il sindacalista – ha sempre detto che occorre un piano almeno quinquennale di decontribuzione totale per chi investe e assume. Quindi, malgrado il segnale positivo della decontribuzione per il Sud, ciò che manca è una vera politica per il Mezzogiorno”.
Nel merito “c’è da rilevare, inoltre, che la decontribuzione, pari a 730 milioni di euro, poggia su risorse che provengono in gran parte dell’Unione Europea e dal Pon-Spao (programma operativo nazionale, sistema di politiche attive dell’occupazione). Il rischio è che possa avere lo stesso effetto ‘deformante’ del Jobs Act, che ha creato assunzioni effimere rimaste in essere fino alla copertura dei vantaggi fiscali, poi seguite da licenziamenti appena gli stessi vantaggi sono venuti meno”.
“I giovani del Meridione – conclude Condorelli – di tutto hanno bisogno tranne che di illusioni. Continueremo quindi a chiedere un vero piano di investimenti per il Sud, perché, mentre al Nord la situazione va migliorando, al Sud peggiora”.

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