“Se nell’Eurozona la crescita continua ad essere a rischio ribasso, le conclusioni sono due: o la Commissione ha sbagliato a sostenere fino ad oggi tanti governi ‘fedeli alla linea’ ma inefficaci o ha sbagliato le ricette”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, commentando le Previsioni economiche di primavera della Commissione Ue, pubblicate oggi a Bruxelles.
Per Capone “queste ultime, pur contenendo un ‘aiutino’ nei confronti dell’Italia, nella sostanza confermano tutte le critiche mosse dall’Ugl agli ultimi due governi su bassa crescita e ininfluente, nonché precaria, nuova occupazione. Dopo aver sostenuto ben quattro esecutivi italiani, da quello del prof. Mario Monti fino a quello di Renzi e Gentiloni, la Commissione Ue dovrebbe per onestà intellettuale iniziare a bacchettarsi da sola”.
“Il divario tra Nord e Sud d’Europa – conclude Capone – si sta sempre più ampliando. La Francia, fresca di vittoria elettorale approvata dalla Ue, ha già ricevuto il monito del presidente lussemburghese Claude Juncker sulla sua tendenza a spendere troppo e a non fare le riforme che servono e che in Italia hanno già fallito. Accusare sempre i singoli Stati è un gioco che non funziona più, milioni di cittadini europei se ne sono già accorti”.

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