“La volontà del ministro del Lavoro Marina Calderone di convocare un tavolo con le parti sociali per una riforma organica della previdenza, va nella direzione auspicata dall’Ugl. È fondamentale razionalizzare gli strumenti di pensionamento esistenti per adeguare il sistema previdenziale alle esigenze dei lavoratori e salvaguardare, così, i diritti acquisiti. In questa prospettiva, la soluzione migliore è Quota 41, che prevede 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica, in quanto offre a migliaia di persone la possibilità di scelta. Aver impedito il ritorno in vigore della Legge Fornero è senza dubbio un primo passo significativo. È prioritario, inoltre, stabilizzare due formule di intervento sociale come l’Ape sociale e Opzione donna. L’Ugl è disponibile a discutere di nuovi meccanismi che incentivino la flessibilità in uscita e il ricambio generazionale incoraggiando, allo stesso tempo, l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro”.
Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl.
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