“Come rilevato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, la scelta del Governo di puntare sulle politiche attive e non più sui sussidi a pioggia è un’impostazione che l’Ugl condivide in quanto rappresenta una significativa inversione di rotta culturale ancor prima che politica. La logica fallimentare dei bonus e delle mance elettorali favorisce meccanismi di tipo clientelare che non incentivano la creazione di nuovi posti di lavoro. Risulta fondamentale, dunque, puntare sul rilancio del mercato del lavoro attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati e gli investimenti sulla formazione volti a promuovere il ‘matching’ tra domanda e offerta di impiego. Come sindacato Ugl cogliamo con favore la volontà del Governo di concentrare le risorse sul taglio nel cuneo fiscale, così da favorire l’aumento dei salari e rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori colpiti dall’inflazione”. Così Paolo Capone, segretario generale Ugl.

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