“Il patto, proposto dalla Confsal, sarebbe un metodo per arrivare a trovare delle soluzioni in questo momento di crisi e di difficoltà a rappresentare pienamente le esigenze dei lavoratori, di chi non lavora e dei pensionati”. Così Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, intervenendo all’ IX congresso confederale nazionale della Confsal, in corso a Roma. “Un patto – dice – potrà essere sicuramente fatto, ma dovrà stabilire che è finita una guerra tra lavoro e capitale e che ci deve essere la collaborazione tra capitale e lavoro. Anche chi rappresenta i datori di lavoro deve pensare che è il momento di fare scelte, altrimenti si rischia di finire nel baratro”. “Non è possibile – chiarisce – andare ad esclusivizzare i rapporti. Il mondo dell’industria non è rappresentato solo da Confindustria, così come il sindacato non è rappresentato solo da Cgil Cisl e Uil. L’obiettivo è quello di costruire un obiettivo sostenibile per il Paese solo facendo sintesi con la gestione condivisa”.

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