Ago 3, 2018 | News
Il 7 e 8 agosto a Marcinelle arriva l’iniziativa dell’Ugl “Lavorare per Vivere”, per commemorare le 262 vittime – di cui 136 italiani – che persero la vita nell’incendio della miniera in Belgio, l’8 agosto del 1956. E’ questo il tema scelto dal sindacato che oltrepassa i confini nazionali per sensibilizzare le autorità europee sul fenomeno delle “morti bianche”. Inoltre, in virtù di questa ricorrenza l’8 agosto è stata proclamata la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.
Ago 3, 2018 | Primo piano, Segretario generale
“Esprimo il mio vivo apprezzamento per l’approvazione del decreto dignità che, nella versione emendata dalla Camera, sembra andare nella giusta direzione”. Lo afferma il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, secondo il quale il Governo nel corso dell’esame a Montecitorio” ha saputo trovare il giusto equilibrio riguardo la stretta sui contratti a termine e la reintroduzione limitata dei voucher. Vanno nella direzione da noi auspicata anche gli incentivi al lavoro stabile che intendono promuovere l’occupazione giovanile e il giro di vite sulle delocalizzazioni aziendali”.
Lug 26, 2018 | Primo piano
“Si sta creando un po’ di confusione sul come inquadrare questa nuova categoria di lavoro: se all’interno della contrattazione collettiva nazionale o se attraverso una nuova normativa ad hoc, per cui è indispensabile pensare a un modello di contratto che preveda un pacchetto di tutele volto a garantire a tutti i lavoratori del settore una paga base, tutele previdenziali, per gli infortuni, volte alla sicurezza e alla formazione”.
Lug 23, 2018 | Primo piano
“L’Ugl in queste ore è vicina a Sergio Marchionne, uomo di industria innovativo e visionario, che ha saputo rilanciare il marchio FIAT conquistando Chrysler. Era convinto che la contrattazione di secondo livello potesse costituire lo strumento piu’ idoneo per dialogare con i lavoratori e migliorare salari e produttività”. Lo afferma in una nota Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl,
Lug 19, 2018 | Primo piano
“Il giudice Paolo Borsellino ha sacrificato la sua vita contro “cosa nostra” e, per tale ragione, il suo esempio va ricordato nella consapevolezza che la lotta alle mafie è anche un fatto culturale. Occorre quindi tenere viva la memoria di uomini come Borsellino, simbolo di integrità e rigore morale, affinché quei fatti non si ripetano”.