Si è conclusa a Trieste la tredicesima tappa del tour itinerante per l’Italia promosso dall’UGL con lo slogan “Lavoro è PartecipAzione”, a bordo di un autobus, per promuovere la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Il tour che sta attraversando venti regioni, si propone di affrontare il tema della partecipazione declinandolo concretamente nelle singole realtà aziendali, per arrivare alla realizzazione compiuta dell’art. 46 della Costituzione Italiana.
Al centro dell’evento, i temi locali e regionali che riguardano l’occupazione, l’economia e il lavoro. La sicurezza sul lavoro, i bassi salari e la maggiore produttività sono questioni cruciali che richiedono l’attiva partecipazione dei lavoratori.
«Trieste è una città caratterizzata da un ampio e forte potenziale di crescita, soprattutto se si continuerà a investire in infrastrutture e trasporti. Nella realtà, i dati sono incoraggianti nonostante alcune importanti crisi, come quella della Wartsila, ancora in via di definizione. Gli ultimi report sull’occupazione, infatti, vedono un tasso superiore alla media nazionale. L’UGL riconosce in questi presupposti, un modello per poter potenziare un’idea di partecipazione dei lavoratori all’impresa in cui, come spesso abbiamo ripetuto anche in questo tour, crediamo fermamente. Delineare un ‘Contratto di Comunità’ in grado di coinvolgere le parti datoriali, i sindacati e gli enti locali nella definizione di nuove forme di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa è ciò su cui vogliamo concentrarci». Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Roberta Vlahov, Segretario Confederale UGL e Segretario Regionale UGL Friuli-Venezia Giulia UGL.
«La Regione si trova inoltre ad affrontare molte sfide, una fra tutte, la continua evoluzione del valore sociale ed economico del Porto di Trieste. Lo scalo, nonostante le diverse crisi del settore-l’ultima quella del Mar Rosso-ancora dà lavoro a moltissime persone” ha detto Capone. “L’importanza dell’aggiornamento professionale e della formazione in questo campo porta anche al rinnovamento del tessuto produttivo e così nel Porto di Trieste guardiamo con soddisfazione ai diversi progetti volti a sperimentare nuovi lavori. Infine, da una Regione fortemente influenzata dai flussi migratori e dal lavoro di frontiera, l’UGL vuole mandare un messaggio chiaro: la tutela dei diritti dei lavoratori è prioritaria. Bassi salari e poca sicurezza sono condizioni non più sostenibili».

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