“L’aumento delle entrate tributarie, segnalato oggi da Bankitalia e Mef, non risolve il problema di un fisco ‘nemico’ di famiglie e imprese. Le imposte dovrebbero essere usate per favorire la crescita, non per soffocare la ripresa”.
“L’Istat fotografa una realtà ben nota: almeno dalla crisi del 2008, i pensionati sono diventati il salvagente di tante famiglie che grazie al reddito degli anziani riescono ancora ad evitare di varcare la soglia della povertà”.
Per il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, è ormai doveroso da parte del governo correggere il Jobs Act o prima o dopo il referendum promosso dalla Cgil. Ma in ogni caso l’esecutivo guidato oggi da Paolo Gentiloni e la maggioranza parlamentare, che lo sostiene, non riusciranno a far dimenticare alla gente, in particolare donne e giovani, la cancellazione di diritti fondamentali per il mondo del lavoro e la crescita della precarietà conseguente al varo della riforma dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi.
L’incontro del segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, con i quadri sindacali provinciali e regionali della Sardegna è stata l’occasione per parlare alla stampa dell’esito del referendum costituzionale e degli errori commessi dal governo Renzi nei confronti del Mezzogiorno.
“E’ positivo il coinvolgimento delle forze sociali da parte dell’amministrazione comunale di Roma Capitale per contribuire ad ottimizzare gli obiettivi di un programma che impatta sullo sviluppo urbano e che, a nostro avviso, deve essere sostenibile a livello sociale ed ambientale”.
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