“Questo governo non ha dato le risposte richieste al Sud e ai giovani: non è una coincidenza che il No al referendum è arrivato soprattutto dalle fasce d’età più basse e dal Mezzogiorno”.
La lettura dei risultati dell’ultima chiamata alle urne (soprattutto alla luce del 72% record di ‘NO’ nell’isola) da parte del segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, oggi a Cagliari per un confronto con i quadri sindacali della provincia e della Regione.
“Singolare – ha detto Capone all’Ansa – che il presidente del Consiglio più giovane mai avuto in Italia non sia riuscito ad entrare in sintonia con i giovani. Noi avevamo proposto per il Sud un pacchetto di otto proposte. E tra le priorità avevamo indicato agroalimentare, energia trasporti, beni culturali, occupazione, politiche industriali. In Sardegna i problemi di quest’ultimo settore si sentono particolarmente. Ma su questo tema non c’è una politica organica. Più in generale è mancato un disegno organico dell’Italia”.
Il nuovo governo? “Il presidente del Consiglio – ha concluso Capone – ha parlato di Sud e mostrato un impegno a occuparsi del Mezzogiorno: un buon segnale, speriamo che dalle parole si passi presto ai fatti”.

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