Oggi «abbiamo premiato dieci donne che, malgrado le difficoltà e gli ostacoli che pone il mondo maschile del lavoro, si sono affermate». Lo ha detto il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, nel corso dell’evento “Donne di lavori, donne di valori” tenutosi a Roma al centro congressi Roma eventi “Fontana di Trevi” che si è svolto in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne.
«Io credo che la maggior parte delle donne debba avere la possibilità di affermarsi, ma anche di completare il proprio percorso di madri e di mogli, se lo vogliono», ha precisato Capone, per cui «se sono 20 anni che si parla della conciliazione» femminile «dei tempi della vita e dei tempi del lavoro, allora non è stato fatto abbastanza. Dobbiamo fare uno sforzo per superare e per far superare alla società i pregiudizi che abbiamo ereditato», ha concluso.
«Anche quest’anno il premio “Donne di Lavori, Donne di Valori” vuole testimoniare l’attenzione dell’Ugl a tutte le donne d’Italia. Tale incontro ha visto protagoniste donne lavoratrici che hanno raggiunto importanti obiettivi e sono state premiate per il loro merito», ha detto il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, nel corso dell’evento.
«Gli ultimi dati dei consulenti del Lavoro, realizzati sui recenti dati Istat, riportano un livello record di oltre 10 milioni di occupate, a gennaio 2024. Dati positivi specialmente per le fasce d’età più adulte, in particolare le 55-64enni, che hanno registrato un incremento di 284mila occupate (+15,1%) tra il 2019 e il 2023. Si registra, però, una diminuzione rilevante nelle fasce d’età centrali: tra le 35-44enni l’occupazione cala del 7,9%, con un saldo di circa 200mila occupate in meno», aggiunge.
«Nonostante i dati incoraggianti, è necessario non abbassare la guardia e rafforzare gli interventi a tutela delle donne a partire da temi come la sicurezza sul lavoro, la parità salariale e l’ingresso nel mercato del lavoro delle lavoratrici mamme. L’Ugl, inoltre, ritiene prioritario investire sulle politiche attive, su programmi di formazione e sulla conciliazione dei tempi della vita e del lavoro per realizzare una maggiore inclusività a partire dalla sfera professionale», ha concluso Capone.

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